olio di colza








Introduzione

La colza, (brassica napus, oppure brassica napus oleifera) è una pianta dai fiori gialli brillanti appartenente alla famiglia della Brassicacea.

Questa pianta viene coltivata nei climi nordici, come il Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e nei Paesi Bassi, come pasto (foraggio), per gli animali.

Da questa pianta si ricava l'olio di colza, un olio vegetale alimentare, ma non solo, è anche un combustibile nel biodiesel.

In India, la coltivazione di questa pianta, è la principale in assoluto, infatti viene coltivata sul 13% dei terreni agricoli.

Nel 200, secondo il Dipartimento di agricoltura degli Stati Uniti, la colza era la terza fonte mondiale di olio vegetale, dopo quello di palma e di soia.

In Europa, la coltivazione di questa pianta, viene fatta principalmente come foraggio, grazie all'elevato contenuto di lipidi e di proteine.

La colza, è stata la scelta europea prioritaria, da sostituire alla soia importata dall'America geneticamente modificata.

OLIO DI COLZA

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Usi dell'olio di colza

olio di colzaL'olio di colza, si ricava dai semi di questa pianta, ed il suo utilizzo, viene impiegato nell'alimentazione solo dopo essere stato raffinato e miscelato con altri oli, perché il suo sapore originale è poco gradevole al palato.

Nell'olio di colza, è presente l'acido erucico, una sostanza tossica per gli esseri umani, ma che in piccole dosi, viene utilizzato come additivo.

Proprio per la presenza di questa sostanza, l'olio di colza, in passato non era stato ammesso per usi alimentari, mentre in altri paesi con diverse legislazioni, veniva già utilizzato molti anni fa.

La Canola, è una specie di varietà della colza, con basso contenuto di acido euricico ed è stata coltivata in Canada.

La parte importante di questa pianta, è il seme che viene anche coltivata come copertura del suolo in inverno, limitandone il dilavamento dell'azoto.

La pianta di colza, viene miscelata nel suolo mediante aratura oppure la si utilizza come pacciamatura.

Con la lavorazione dei semi impiegata per la realizzazione dell'olio di colza, si ricava un residuo che viene utilizzato per l'alimentazione del bestiame da allevamento.

L'olio ricavato dalla colza, è un alimento ricco di proteine e può competere con quello che si ricava dalla soia.

La pianta della colza invece, viene utilizzata per l'alimentazione dei bovini, ma anche per i polli e per i maiali.

Nei negozi asiatici, è possibile trovare in vendita la pianta di colza come verdura da utilizzare fresca.

Spesso viene utilizzata nella produzione del miele, che al naturale, non possiede tantissime qualità.

Sembrerebbe che la colza, abbia effetti negativi per soggetti con problemi legati all'apparato respiratorio (asma) e febbre da fieno, perché il suo polline aumenterebbe i disturbi legati a queste patologie.


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Altri usi

olio di colzaL'olio di colza, come abbiamo citato sopra, viene utilizzato anche per la produzione del biodiesel, e potrebbe essere una valida alternativa, ma solo per un ridotto tipo di vicoli, per sostituire con rapidità i combustibili per autotrazioni attuali.

Secondo uno studio da parte della Coldiretti, dalle piante oleaginose, si ricavano 850 chilogrammi di combustibile per ettaro di terreno, e mediamente un veicolo consuma più di una tonnellata di biodiesel all'anno ed i veicoli impiegati per la lavorazione dei terreni, sono circa 34 milioni.

La superficie agricola italiana utile, si estende in 13 milioni di ettari e si presume che sia realistico alimentare a biodiesel solo piccoli appezzamenti di parco veicolare italiano, anche se si potrebbe esportare all'estero come si fa con il petrolio.

Con il biodiesel, sempre da parte della Coldiretti, si è stabilito la capacità di alimentazione di circa 300.000 veicoli.

Molte macchine alimentate al biodiesel, sono quelle impiegate per la coltivazione del cibo.

Diverse associazioni di coltivatori, si stanno organizzando per fare in modo di coltivare non solo la colza, ma anche il girasole e trasformarli entrambi in biodiesel, senza dover pagare iva o accise, impiegato esclusivamente per fini agricoli (motofalciatrici, trattori e molte altre macchine).

In questo modo, la produzione di olio di colza, sia per uso alimentare, che per uso agricolo o animale, diventerebbe meno dipendente dall'ascesa del petrolio.

Ad oggi la produzione dell'olio di colza come biodiesel, è molto limitata e di conseguenza il suo prezzo non è competitivo con il prezzo del gasolio.

C'è da dire che in moltissimi paesi, compreso anche l'Italia, il prezzo al pubblico del carburante è molto elevato dalla tassazione, e che le coltivazioni, vengono sovvenzionate sia dallo stato stesso come in questo caso l'Italia, che anche da parte dell'Europa, quindi il prezzo di questo prodotto, non è il prezzo libero del mercato, ma bensì il risultato di sovvenzioni.

Intorno al 2005, si diffuse una voce secondo la quale, l'olio di colza, poteva essere utilizzato come carburante per i motori diesel.

Ii mensile “Quattroruote”, ha effettuato con la Fiat Punto, una prova utilizzando l'olio di colza al posto del carburante classico, ma questo esperimento ha avuto esiti disastrosi.



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