pecorino romano








Storia ed origini

Il Pecorino Romano, è un formaggio italiano a cui è stata data la Denominazione di origine protetta.

Le regioni di origine e produzione sono il Lazio, la Sardegna e nella provincia di Grosseto in Toscana.

I processi di lavorazione, produzione, stagionatura ed allevamento del bestiame, devono essere fatte entro queste zone.

I fermenti lattici e gli agnelli che forniscono il caglio per la produzione del Pecorino Romano, devono essere autoctoni.

Le prime testimonianze della produzione di questo formaggio, risalgono all'Impero Romano, infatti nell'Agro Romano, vi sono state trovate testimonianze e descrizioni dettagliate in opere di molti autori dell'Antica Roma, come Plinio il Vecchio, Marco Terenzio Varrone, Publio Virgilio Marone e Lucio Giunio Moderato Columella.

Nel trattato dal nome “De Re Rustica”, dello scrittore Columella, è stata riscontrata una descrizione dettagliata della tecniche di lavorazione del latte ovino.

Il latte viene generalmente fatto coagulare con l'aggiunta di caglio di agnello o capretto ed una volta terminata la mungitura, il latte si devo mantenere ad una temperatura di medio calore senza però avvicinarlo al fuoco.

Una volta che il latte si è addensato completamente, deve essere trasferito in dei cesti o in delle forme. Il siero va fatto scolare immediatamente, per essere separato dalla materia solida.

Una volta solidificato nelle forme, viene tolto e messo in ambienti freddi e senza luce, per fare in modo che questo non si guasti.

In questi ambienti sono presenti delle tavole pulite cosparse di sale, dove vengono posate le forme, affinché il formaggio trasudi.

PECORINO ROMANO

Belledorm - Oxford - Copripiumino in Cotone Egiziano 400 Fili (Superking) (Mora di Gelso)

Prezzo: in offerta su Amazon a: 84,45€


Produzione

pecorino RomanoIl pecorino Romano, è un formaggio cotto e pasta dura, prodotto solo ed esclusivamente con latte fresco intero di pecora.

Questo prodotto, viene lavorato direttamente a crudo, oppure lo si sottopone a “Termizzazione”, ad una temperatura massima di 68 gradi, per un tempo massimo di 15 minuti.

Al latte di pecora, vengono aggiunti fermenti lattici naturali (scotta innesto), costituiti da un associazione di batteri lattici termofili.

La coagulazione del latte si ottiene mediante riscaldamento ad una temperatura compresa tra i 30 ed i 40 gradi con l'aggiunta di caglio in pasta di agnello.

Una volta che la cagliata è pronta, si procede alla sua rottura in piccoli grumi, grandi quanto dei chicchi di riso ed infine, si lascia cuocere ad una temperatura non superiore ai 50 gradi.

La salatura del Pecorino Romano, può essere fatta a secco utilizzando una tecnica antichissima, oppure in salamoia e la stagionatura dura almeno 5 mesi per il formaggio da tavola, mentre per quello da grattugia, almeno 8.

Le forme di formaggio, sono cilindriche, con una altezza dello scalzo compresa tra i 25 ed i 40 centimetri, mentre il diametro del piatto è lungo al massimo 25 o 35 centimetri.

Il marchio del Pecorino Romano, è impresso sullo scalzo, ed il peso di ogni singola forma può variare tra i 20 chili ed i 35.

In un apposito riquadro stampato sullo scalzo, vi sono presenti anche la sigla di provincia di provenienza, il codice del caseificio di produzione, il mese ed anche l'anno. In questi riquadri si possono anche aggiungere l'indicazione dell'origine come ad esempio “Lazio” “Grosseto”, o “Sardegna”, a condizioni che l'intero ciclo di produzione sia stato fatto nel territorio geografico indicato.

Il 70% del Pecorino Romano viene commercializzato nel Nord America, infatti gli Stati Uniti, sono i maggiori acquirenti di questo formaggio tipico italiano.

Da più di 30 anni, il Consorzio del Pecorino Romano, si occupa del controllo della qualità. Il suo impegno è rivolto totalmente alla valorizzazione di questo formaggio italiano ed in Consorzio, svolge il compito di promuovere l'immagine non solo in Italia, ma nel Mondo.

Grazie al grande lavoro svolto, oggi si può essere orgogliosi del grande miglioramento portato avanti grazie anche alla collaborazione dei caseifici e dei mastri caseari. L'unicità di questo prodotto, è la sola strategia vincente.


  • Caciofiore Il caciofiore è un latticino particolare, realizzato come ci suggerisce il nome stesso, da cacio, ovvero il latte ovino coagulato, e dal fiore, ovvero la cagliata vegetale che viene impiegata per la p...
  • acqua L'acqua è l'elemento essenziale alla vita sulla terra, e come tutti sanno senza di essa non sarebbe possibile nella sul nostro pianeta. Viene definito un composto chimico, tra i più semplici che esist...
  • soia La soia, scritto anche soja è una pianta erbacea definita dalla botanica con il nome di Glycine max che fa parte della famiglia Fabaceae mentre per altre classificazioni è una Leguminosa. La sua origi...
  • la regione del douro Il Porto è un vino prodotto con uve selezionate nella valle del Douro nel nord est del Portogallo, che subisce un particolare processo di vinificazione, con il taglio effettuato nel mosto fermentato p...

THUN ® - Gatto Certosino - Formato Medio - Ceramica - Linea Cani e Gatti - 7,7x10,2x12,6 cm h

Prezzo: in offerta su Amazon a: 35,9€


pecorino romano: Usi in cucina

pecorino Romano Il Pecorino Romano, è un formaggio che va consumato sia a tavola, che grattugiato. Utilizzato come condimento sulla pasta, o ingrediente per la realizzazione di tante ricette, questo prodotto, rende più saporiti i piatti, grazie al suo inconfondibile retrogusto.

Tante sono le ricette tradizionali, che vedono l'impiego del Pecorino Romano, come ad esempio la pasta cacio e pepe, piatto tipico della regione Lazio e conosciuto soprattutto a Roma.

Molti paesi, assaporano il classico Pecorino da grattugia, come quello da tavola, ad esempio accompagnandolo alle fave ed a un buon vino rosso fruttato.

Si può degustare da solo con il pane senza sale, abbinato a moltissime verdure ed ortaggi, legumi oppure insalate.

Il Pecorino Romano meno stagionato, si accompagna benissimo con vini rossi come il Velletri, o il Cesanese del Piglio, mentre quello con più mesi di stagionatura, va assaporato con il Brunello di Montalcino,ed anche il Carignano del Sulcis Rosso.

Questo formaggio contiene un alto valore energetico, infatti per ogni 100 grammi di prodotto, ci sono circa 400 calorie.


Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO