La produzione della birra non filtrata interessa principalmente i piccoli produttori di birra artigianale, che utilizzano impianti ridotti dove lavorano pochissimi addetti la cui produzione è quindi limitata su piccola scala. Niente a che vedere con gli impianti a livello industriale, perché tali birrifici sono privi di strumentazione tecnologica sofistica ed inoltre non dispongono di sistemi di automazione elettromeccanica. Gli elementi chiavi dunque sono la professionalità e le competenze degli addetti ai lavori, che grazie alla lavorazione artigianale il più delle volte ereditata dal passato, realizzano tipologie di birra molto lontane da quelle classiche commerciali, ed è proprio per questo che sono molto apprezzate. Il prodotti finale risulterà certamente molto variabile se si confronta con le bevande prodotte a livello industriale, ma è proprio grazie a questo che tutte le birre non pastorizzate nella maggior parte dei casi non sono nemmeno microfiltrate. La microfiltrazione è un processo che consiste nel far passare un liquido dentro una membrana microporosa costituita da fori piccolissimi dell'ordine di grandezza di 0.1-10 micrometri, ovvero millesimi di millimetro. In tale filtro vengono contenute i batteri, i lieviti e tutte le particelle di grossolane dimensioni, così facendo la birra sarà stabilizzata e conservabile più a lungo nel tempo. In poche parole questo è lo stesso procedimento a cui viene sottoposto anche il latte microfiltrato.
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Nella birra non pastorizzata sono presenti tutti i benefici e le proprietà nutritive che si trovano nel malto, nell'orzo, nel luppolo e nei lieviti. In particolare essa è molto ricca di vitamine appartenenti al gruppo B, ovvero vitamina B9, vitamina B12 ed Acido Folico. Si possono trovare anche gli enzimi, il maltosio, l'inulina e gli oligosaccaridi, che svolgono un'azione benefica per il nostro apparato intestinale. Questa bevanda viene anche detta Birra Cruda e presenta un indice glicemico molto basso e per questo il suo consumo non scaturisce i picchi di glucosio nel sangue e di conseguenza il rilascio dell'insulina. Contiene anche un quantitativo di rilievo di polifenoli, ovvero composti aromatici che sono dei veri e propri antiossidanti naturali. Questi svolgono nel nostro organismo un'azione protettiva verso le malattie cardiovascolari e contrastano i processi di ossidazione ed invecchiamento delle cellule. Infine la birra non pastorizzata è considerato un alimento prebiotico in grado di far produrre i batteri buoni a livello intestinale, perché in essa sono contenuti i fruttoligosaccaridi e l'inulina derivante dalla presenza di orzo che non subiscono attacchi da parte degli enzimi della digestione e inoltre non vengono assorbiti dalla mucosa presente nel tratto gastrointestinale e raggiungono inalterati il colon.
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