
Il moscato d’asti viene prodotto in circa cinquantadue comuni, i quali sono compresi tra le zone di Alessandria, Cuneo e Asti. Questa bevanda ha raggiunto una diffusione vastissima grazie alle innovazioni tecnologie del giorno di oggi che hanno permesso anche una produzione ottimale a livello qualitativo, infatti, si è riusciti anche a conservare sia il sapore sia l’aroma del frutto interessato per la coltura e per la produzione e, in contemporanea, è stato anche possibile rendere stabile il vino in modo tale da consentire sia il suo trasporto sia una sia conservazione. Il moscati è un vino a cui è stato riconosciuta la denominazione di origine controllata e garantita, ovvero la dicitura DOC e DOCG. Tale riconoscimento, però, è valido solo per due tipologie, ossia l’Asti, un vino bianco spumante, e il Moscato d’Asti, che sarebbe il vino bianco non spumante. Il vino Moscato d’Asti, essendo dotato della dicitura DOCG, deve rispondere a determinate e precise caratteristiche organolettiche per poter essere messo in commercio. Altre caratteristiche organolettiche del vino Moscato d’ Asti sono inerenti il colore, il gusto, l’aroma e il suo profumo. Il colore di questo vino è di un giallo paglierino abbastanza forte ed intenso, il suo profumo si presenta dolce, intenso, fragrante e delicato, che ricorda molto il glicine o anche il tiglio, oppure frutti come l’albicocca con in lontananza l’essenza della salvia, o anche ancora i fiori di arancio. Il suo sapore è molto dolce e aromatico, frizzante e vivace. Questo vino può essere degustato in tavola con dei precisi abbinamenti, in modo da esaltarne il suo gusto e le sue diverse qualità. Un binomio perfetto lo si crea se accompagnato con pietanze speziate e molto piccanti, in genere va bene con quasi tutte le ricette salate, anche con salumi e formaggi, ma i cibi aromatici sono quelli che rendono una perfetta unione.
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Anche l’Asti spumante, così come il Moscato d’ Asti, essendo dotato della dicitura e qualifica DOCG, deve rispondere a determinate qualità e caratteristiche per il suo entrare in commercio. Le peculiarità di cui necessita sono le seguenti: acidità pari al 5 per mille, grado alcoolico pari all’11%. Per quanto riguarda l’Asti spumante, invece, esso deve rispondere alle seguenti misure: grado alcoolico pari al 12% e l’acidità dovrà, invece, essere pari al 5 per mille. Nel momento in cui questo spumante è sottoposto ad un consumo, colui che lo andrà a degustare dovrà riscontrare le seguenti caratteristiche organolettiche: colore chiaro, giallo paglierino tendente al dorato intenso, una spuma delicata, costante e durevole, un sapore e un aroma equilibrato, dolce e aromatico e un odore molto caratteristico. Questo spumante va servito ad una temperatura pari ai 6° oppure 8°. Essendo questo uno spumante ed essendo caratterizzato da un sapore fresco e dolce, frizzante nel gustarlo, il suo abbinamento migliore avviene quando esso è accompagnato da frutta e dai dolci. È, dunque, un vino che va servito e degustato nella chiusura dei pasti o durante un aperitivo.
Esistono diverse varietà di Moscato. Come abbiamo detto precedentemente, il moscato è un vitigno in cui esistono diverse uve, ognuna delle quali presenta delle proprie caratteristiche. Vi sono il Moscato Bianco, ha un grappolo di media grandezza, colore chiaro, tendente al giallo-verde; il Moscato Rosa che presenta un’ involucro esterno di consistenza pruinosa e un colore molto scuro, nero-blu; il Moscato Giallo che, come dice stesso il nome, presenta un colore giallo; il Moscatello selvatico dal colore giallo-verde con acini rotondi e grandi; il Moscatello di Terracina; il Moscatello di Alessandria; il Moscatello Nero di Aqui; il Moscatello di Saracena.
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