menfi








Il territorio di Menfi

La cittadina di Menfi nasce ufficialmente nel 1683, anche se si presume che l'area sia stata tra le prime abitate in Sicilia. Secondo alcune ricostruzione, in questa zona potrebbe essere stata costruito il palazzo reale del re dei Sicani, l'antica popolazione indigena della zona.

Qui la vite venne importata dai Greci, e in seguito i Cartaginesi iniziarono a commerciare tutto il vino nel Mediterraneo, assieme ai Sicani, sostituiti poi dai Romani. Non a caso, lungo le coste, sono state trovati numerosi relitti dell'epoca, trasportanti anfore di vino. Così come si ipotizza che questo sia stato il luogo di sbarco dei Saraceni per la conquista dell'isola. Qui vi era probabilmente un piccolo villaggio arabo su cui fu poi costruito, nel 1239, il Casale di Burgiomilluso. In seguito, quando i Saraceni vennero sconfitti, la zona rimase abbandonata. I primi tentativi di ripopolamento furono dovuti a Giovanni Vincenzo Tagliavia che tentò di istallare qui una casa padronale, su autorizzazione del re Carlo V, negli anni '20 del Cinquecento. Il progetto riuscì invece un secolo dopo, grazie al suo discendete Diego Tagliavia, che chiamò il nucleo abitato Terra di Memphis, divenuto Menfi circa cinquantanni dopo.

L'area da allora ricominciò la coltivazione delle terre, dall'entroterra fino al mare. I vigneti in particolare si affacciano sul mare, per poi penetrare nel territorio al confine tra le due province interessate, Agrigento e Trapani.

La zona ben si presta alla coltura della vita, con il tipico sottosuolo dell'isola a forte presenza di ciottoli e calcare. Anche il clima, caldo e ventilato, fa parte di questo splendido terroir.

Menfi

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Le uve rosse per il Menfi

Vista la grande tradizione della zona per le uve, la viticoltura è tra i settori economici più importanti. La fertilità della terra consente l'allevamento di grandi uve, sia locali che francesi. La più importante è certamente il Nero d'Avola, che viene comunque affiancato dal Sangiovese, dal Cabernet Sauvignon, dal Syrah e dal Merlot. Tutte queste uve contribuiscono alla produzione di grandi vini, apprezzati anche dai francesi. Le uve maturano molto bene, con grandi concentrazioni aromatiche.

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Il Menfi Doc

Menfi I vini di Menfi sono protetti dalla legge dal 1° settembre 1997. I comuni che possono produrre questa Doc sono Menfi, Sciacca, Menfi, e Sambuca di Sicilia che si trovano nella provincia di Agrigento, mentre in provincia di Trapani è autorizzato il comune di Castelvetrano. Si possono produrre anche dei bianchi. La legge autorizza i vitigni sopra menzionati che devono rappresentare, insieme o in versione mono-vitigno, almeno il 70% del vino. Per la restante percentuale possono essere utilizzate le uve che si coltivano nelle due provincie dei comuni autorizzati. Per il Cabernet Sauvignon, le rese della vendemmia è di 10 tonnellate per ettaro, mentre per le alte la limitazione è a 12 tonnellate al massimo. I vini possono portare in etichetta il nome del vitigno per i prodotti in purezza, oppure la menzione generica di Rosso. Per il Cabernet Sauvignon il nome in etichetta da utilizzare è Menfi Bonera. La percentuale minima dell'uva menzionata deve essere del 85%. La menzione Riserva è autorizzata per il Bonera e il Rosso, e i vini devono, in questo caso, essere affinati un anno per il Bonera, e due anni per il Rosso. I vini, in particolare il generico, si abbinano bene con il maiale, gli involtini ai carciofi, il capretto e il formaggio maturo, grazie ai suoi aromi alle spezie. Per i vini Riserva, con la loro sapidità, si sceglie anche il vitello. Con il Sangiovese va bene anche il salame, perché il vino è più fruttato, mentre con il delicato Nero d'Avola si scelgono le grigliate. Il Merlot risulta perfetto per il classico polpettone siciliano, grazie al gusto molto fruttato. Infine, il Bonera, si fa notare anche per gli aromi alle spezie, che nella versione riserva si attenuano.


menfi: I migliori vini di Menfi

La zona a denominazione controllata di Menfi è abbastanza piccola, e quindi vede pochi produttori famosi impegnati sul territorio, anche se questo vino è largamente prodotto. L'azienda più conosciuta è certamente la Cantina Barbera, grazie ad una produzione di qualità e alcuni vini decisamente da provare. Tra questi, vi consigliamo il Rosso di Menfi Cabernet Sauvignon, con il vitigno in purezza. Grazie a questo, il vino rispecchia alla perfezione tutti i profumi forniti dal vitigno, che infatti iniziano con toni erbacei. Seguono poi eleganti aromi di spezie, il tutto immerso nel cassis. Un vino pieno e potente, con un'ottima dose di alcol e un tocco decisamente sapido, ma equilibrato. Viene lasciato 15 mesi in barrique, prima di essere servito con il fagiano ripieno.

La Cantina Barbera produce anche il Rosso, che ha un ottimo colore profondo e scuro. La profumazione inizia con i fiori di rosa, geranio e viola. Poi il naso evolve sulla frutta rossa, come il mirtillo, il ribes nero e la mora. Infine tocchi di torrefazione e speziati tocchi finali. La frutta matura e la torrefazione si ripete all'assaggio, sostenuta da una struttura sapida e tannica, con la chiusura della china.



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