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Il Chianti

Il Chianti è uno dei vini rossi più conosciuti al mondo. Originario della regione della Toscana, esso viene prodotto in un territorio dall’omonimo nome in cui viene praticata la viticoltura. Questa zona è situata tra due città, ovvero Firenze e Siena. Rispetto al passato, quando la zona di produzione era molto più limitata, al giorno d’oggi ci sono stati ampliamenti e quindi il territorio si è ingrandito, comprendendo anche le città di Arezzo, Pistoia e Pisa. Inizialmente, il Chianti non veniva prodotto seguendo delle regole ben precise, ma venivano utilizzate delle uve senza cognizione di causa, infatti,l inizialmente, questo vino era bianco. La fama del Chianti la si deve ad un barone, ovvero Bettino Ricasoli, il quale divenne poi primo ministro del Regno come successore di Camillo conte Benso di Cavour. Ricasoli iniziò la produzione di questa bevanda alcoolica mettendo alla prova diverse tipologie di viti e, infine, potè affermare che il miglior vino prodotto era quello in cui venivano utilizzate le uve san giovese, a cui si sarebbero aggiunte poi il malvasia e il canaiolo, conferendogli un gusto tale da poter permettergli di essere degustato nella quotidianità. Oggi giorno, la produzione di questo meraviglioso ed ottimo vino, prevede la stessa dose di uve a cui, però, si va a sommare anche qualche piccola traccia di trebbiano toscano. Alla fine dell’ Ottocento questo vino non era protetto come accade oggi giorno: inizialmente, considerata la sua fama, molti produttori etichettavano altri vini come Chianti e questi iniziarono ad essere venduti anche all’estero. Tutto ciò provocò una concezione alquanto negativa per quel che riguarda il Chianti, quale prodotto della penisola italiana. Fu così che, a partire dal 1924, fu stabilito il Consorzio per la difesa del vino tipico del Chianti, identificato da un marchio raffigurante un gallo nero con uno sfondo dorato.

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Il Chianti e le caratteristiche organolettiche

Il Chianti venne riconosciuto come vino DOC, ovvero di Denominazione di Origine Controllata nell’anno 1967 e poco più tardi gli venne attribuita anche la qualifica di DOCG, ossia Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Tra le sue caratteristiche organolettiche il Chianti presenta un odore molto vinoso, quindi abbastanza forte, reso più delicato con l’invecchiamento, il suo sapore è asciutto, tannico ma armonico. Il Chianti ha un colore decisamente rosso, si può dire quasi come fosse un rubino che, però, con l’invecchiamento tende al granato. La sua gradazione alcoolica è pari a 11,5 gradi e deve essere servito per la degustazione ad una temperatura che oscilla tra i 16 e i 18°C. Per gustare a pieno le qualità meravigliose di questa bevanda alcoolica rossa, si consiglia di accompagnarlo con piatti a base di carne rossa cucinate o sulla griglia oppure con un tipo di cottura lunga. Le carni bianche anche sembrano adatte, ma meglio se sono realizzate con delle ricette particolari ed elaborate.

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chianti: Le zone di produzione del Chianti

Il Chianti viene prodotto in diverse aree, precisamente queste zone sono sette e vengono definite sottospecificazioni geografiche, le quali sono adibite anche alla produzione di altri vini con qualità leggermente differenti da questo. Le sette zone sono le seguenti:

• Chianti Colli Aretini, il quale viene realizzato sulle colline dei comuni situati in provincia di Arezzo. Questo è un vino che è meglio consumarlo ancora giovane, in quanto possiede una notevole freschezza ed è molto piacevole;

• Chianti di Montalbano è una bevanda molto buona, dal sapore vellutato e fruttato, anche questo si consiglia di gustarlo ancora giovane;

• Chianti Classico è la variante più pregiata ma anche la più antica. La sua zona di produzione, come già detto precedentemente, è situata tra la città di Siena e di Firenze. È un ottimo vino, considerato uno dei migliori in Italia, con un sapore forte e molto corposo e con un colore rosso intenso;

• Chianti Colli Fiorentini, è un vino molto gradevole e piacevole da gustare, alcoolico ma non in modo eccessivo. Inizialmente veniva conservato in delle fiasche, poi si è passati all’imbottigliamento il che gli ha conferito un’apparenza più prestigiosa e nobile;

• Chianti Colline Pisane, questo vino, prodotto nelle colline pisane, si presenta più leggero e molto vellutato, morbido tendente ad un sapore fruttato;

• Chianti Rufina è un vino più adatto all’invecchiamento e i suoi produttori bramano la qualifica di vino DOC così da rendere maggiore il suo valore e distaccarlo un po’ dal mondo vario del vino classico Chianti;

• Chianti Colli Senesi è una bevanda alcoolica realizzata tra le colline della città di Siena, questa zona è facilmente riconoscibile perché è formata da tre isole, ovvero Montepulciano, Montalcino e Siena, tre zone famose per la loro viticoltura e la dedizione a questa attività.

Il chianti viene considerato come uno dei vini migliori in tutta Italia e riguardo la sua prelibatezza si aprono due schieramenti, tra quelli in suo favore e colori i quali, invece, si oppongono. Questi ultimi ritengono che le uve non utilizzate nel processo di vinificazione, ovvero il buonamico, il casantino, il fogliatonda, il prugno lino medio e altri ancora, sono proprio quelli che conferiscono quel sapore particolare al vino. Chi invece se ne riteneva un sostenitore, era convinto che il Chianti doveva essere ritenuto ala pari dei vini provenienti dalla Francia e fu proprio questo codificarlo che lo rese famoso.



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