triglia








Generalità

Con il termine generico triglia, si vuole indicare una specie di pesce che appartiene alla famiglia delle “Mullidae”.

Questo prodotto della pesca marittima molto diffuso, viene consumato principalmente dagli esperti ed in particolar modo sul litorale costiero.

La carne della triglia è molto magra, ricca di principi nutritivi molto importanti per l'organismo e facilmente digeribile.

Per la presenza di numerose spine, e per le sue dimensioni ridotte, bisogna essere dei veri maestri nel prepararla in cucina.

Nel nostro paese le specie di triglia più conosciute sono soltanto due, la prima è la triglia di scoglio del genere Mullus e la seconda invece è quella di sabbia o fango.

Triglia

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Valori nutrizionali

Triglia Questo pesce appartiene al primo gruppo degli alimenti fondamentali e la sua principale funzione nella dieta è quella di integrare all'organismo le sue proteine ad alto valore biologico, ma anche le vitamine, i grassi essenziali ed una buona parte di sali minerali.

Per quanto riguarda il suo contenuto calorico, possiamo dire che è moderato, costituito principalmente dai peptidi e dagli acidi grassi, mentre gli zuccheri sono del tutto assenti.

Le proteine che si trovano nella triglia sono ricchissime di amminoacidi essenziali e i trigliceridi hanno un contenuto buonissimo di acidi grassi essenziali, ovvero gli omega 3 ( acido eicosapentaenico o detto comunemente EPA ed anche docosaesaenoico detto anche DHA).

La triglia è completamente priva di fibra alimentare, alcol etilico e acido fitico, mentre ha una buona concentrazione di colesterolo.

La vitamina principale che possiamo trovare in questo alimento è quella idrosolubile PP o B3 comunemente chiamata niacina.

Per quel che riguarda i sali minerali, spiccano in particolar modo elevate concentrazioni di fosforo e di ferro, anche se non sono da trascurare i livelli di selenio e di zinco.

Essendo un pesce di mare, anche il contenuto di iodio dovrebbe essere rilevante.

Questo pesce grazie alle sue caratteristiche si presta benissimo a qualsiasi tipo di alimentazione, escludendo quella del vegano e del vegetariano.

Per coloro che hanno intolleranze al lattosio, oppure soffrono dio celiachia, la triglia può essere consumata senza alcun problema, perché non fa parte dei cibi che causano allergie alimentari.

Anche chi sta seguendo una dieta ipocalorica per il dimagramento, oppure per il controllo del peso corporeo, può consumare questo alimento, ma anche coloro che soffrono di diabete mellito di tipo 2, oppure ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia.

Come abbiamo citato inizialmente, grazie alle sua alta digeribilità, il consumo della triglia è indicato anche per la nutrizione di pazienti con problematiche legate al tubo digerente, come ad esempio la gastrite, gastrite ulcerosa, pancreatite, compromissioni delle funzioni epatiche o semplicemente per patologie dell'esofago, come ad esempio il reflusso gastroesofageo.

Si può consumare questo alimento anche tre volte la settimana, l'importante che non si tratti di un prodotto con un alto contenuto di mercurio.

La porzione ideale da consumare si aggira intorno ai 250 grammi di parte edibile, che corrisponde all'incirca a 350 grammi di peso di pesce da pulire.


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triglia: Habitat ed ecologia

Triglia In tutti il pianeta si contano circa ottantasei specie di triglia, che vivono principalmente le acque temperata, tropicali e sub tropicali.

Per quel che riguarda l'habitat di questa specie di pesce, possiamo dire che molte amano stabilirsi in litorali poco profondi, mentre altre possono vivere anche in batimetriche molto impegnative.

Nel nostro paese, la triglia può vivere sia in fondali bassi che in profondità abissali, e quella di scoglio è reperibile principalmente in prossimità del frangente.

La triglia di sabbia o fango la si può pescare a soli 500 metri di profondità.

In prossimità delle barriere coralline invece, possiamo incontrare la triglia tropicale ed alcune specie, sono in grado di sopravvivere alle acque salmastre degli estuari fluviali, e stiamo parlando della triglia “ Upeneus Tragula”.

Le specie di triglia che popolano in Mar Mediterraneo sono quattro, ma solamente due di queste sono tipiche del versante ad oriente e vengono comunemente chiamate “Triglie Rosse”.

Questo pesce, considerato un instancabile predatore botanico, fruga con costanza tra i sedimenti alla ricerca delle sue prede, che possono essere piccoli invertebrati, oppure molluschi o vermi.

Alcune specie di triglia amano cacciare in compagnia, formando così la caccia cooperativa, con dei banchi inattivi per natura gregaria ed soprattutto etero-specifica, ovvero insieme ad altre specie diverse di pesci.

Tutte quante le triglie, hanno una capacità mimetica che permette loro di cambiare con facilita colore della pelle, in base al fondale in cui si trovano, infatti alcuni riesco addirittura di cambiare completamente la loro livrea, tanto da sembrare alla preda un altro pesce differente.



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