parrina








Il Parrina: la storia

Il Parrina è un vino bianco proveniente dalla regione della Toscana, che nasce non molto lontano dall’Argentario. I suoi vigneti si protraggono su di una zona sviluppatasi in lunghezza e che copre circa dodici rilievi. Questi, poi, si vanno a estendere sulla pineta del litorale, vicino il Parco della Maremma. Questa zona vitivinicola ha una storia molto antica, infatti, il commercio dei vini era già attivo ai tempi degli etruschi. Successivamente, nel periodo cinquecentesco, anche il popolo spagnolo iniziò ad interessarsi a questo territorio, ritenendo le qualità della zona eccellenti e, di conseguenza, il vino che ne sarebbe derivato avrebbe presentato un alto potenziale. Con molta probabilità, infatti, il nome di questo vino bianco, Parrina, deriva dalla lingua castigliana Parra, che sta a significare “vite, pergola di vite”. Questa bevanda alcoolica, quindi, fin da tempi antichi si è mostrato un ottimo vino, non solo grazie alla flora locale che vedeva la presenza di erbe aromatiche e rose selvatiche, ma anche grazie al terreno e, soprattutto, al clima, il quale svolge un ruolo fondamentale per la viticoltura. In questo territorio, infatti, le condizioni climatiche sono caratterizzate da forti venti con stagioni calde e secche nel periodo estivo e scarsa presenza di precipitazioni. Il terreno che, come abbiamo detto precedentemente, è un altro fattore fondamentale, si presenza leggero e sabbioso e fertile. Tutti questi elementi del tutto favorevoli messi insieme contribuiscono all’ottima riuscita del vino e grazie a ciò le viti coltivate hanno una percentuale più bassa di contrarre malattie.

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Caratteristiche organolettiche

Il vino bianco toscano, Parrina, ha ricevuto la qualifica di vino DOC, ovvero Denominazione di Origine Controllata, nell’anno 1971, quando per la sua produzione venivano utilizzate il trebbiano e altre uve caratteristiche locali. Successivamente, i produttori furono autorizzati ad utilizzare anche lo chardonnay. Quindi, di conseguenza, il Parrina viene prodotto con chardonnay e/o ansonica, in una percentuale pari al 30-50%, più il trebbiano toscano in una quantità pari al 30-50% e, infine, altri viti tipiche della zona. Tra le sue caratteristiche organolettiche, il Parrina presenta un colore giallo paglierino tendente al dorato. Il suo sapore è caratterizzato dal sentore di erbe aromatiche, è molto leggero, quasi vellutato e il suo profumo si presenta forte ma fine, vinoso e persistente, durevole e molto profumato. La temperatura in cui questo vino bianco va servito deve essere pari ai 10-12 °C. Per poter esaltare le caratteristiche inestimabili di questo ottimo vino, si consiglia di abbinarlo con pietanze, a base di pesce, come ad esempio spaghetti con le vongole o con le cozze, antipasti di mare, seppie ripiene, dentice al forno o anche con verdure grigliate e formaggi freschi.

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Varianti del Parrina

Il Parrina non esiste solo nella versione bianca, ma esistono anche altre tipologie, come il rosso, il rosso Riserva e un altro rosato. Queste tre varianti sono tutte di Denominazione di Origine Controllata. Il Parrina rosso si presenta con un colore rosso molto intenso, rubino, con un odore leggero e delicato e un sapore asciutto e secco, ma vellutato. La sua gradazione alcoolica è pari a 11,5 vol. Va servito ad una temperatura pari a 16 °C abbinandolo con pietanze come ravioli imbottiti oppure tagliatelle cucinate con il ragù di coniglio. Il Parrina rosso Riserva diventa tale dopo almeno tre anni di invecchiamento, dei quali due in botte e almeno tre mesi in bottiglia. La sua gradazione alcoolica deve essere pari a circa 12 vol. Tra le sue caratteristiche organolettiche possiamo annoverare un colore rosso che tende al granato e un sapore forte con un profumo intenso. Per poter esaltare le qualità di questa bevanda si consiglia di servirlo ad una temperatura pari ai 18 °C e di abbinarlo con pietanze a base di carni rosse. Infine, il Parrina rosato ha un colore molto più tenue rispetto agli altri due citati precedentemente, infatti, come dice stesso il nome ha una tinta rosa brillante, molto profumato e secco nel suo sapore. Questo tipo di bevanda è ottimo per accompagnare pietanze delicate come verdure grigliate e secondi piatti a base di carne bianca, servendolo ad una temperatura pari a 12-14 °C.


parrina: A tavola con il Parrina

Il Parrina è, dunque, un vino bianco toscano DOC dalle eccellenti qualità le cui caratteristiche, però, variano in base all’uvaggio con cui esso viene realizzato: se prevale il trebbiano, il vino si presenterà con delle particolarità più neutrali e quindi meno incisive, nel caso in cui, invece, fosse lo chardonnay ad essere in maggioranza, allora il vino avrà delle caratteristiche più forti e sarà molto più corposo. Di conseguenza, possiamo distinguere un Parrina lieve e uno “caratterizzato”. Il primo, essendo più leggero, sarà perfetto per accompagnare pietanze delicate a base di pesce oppure antipasti freddi , o ancora con verdure grigliate. Il Parrina caratterizzato, invece, essendo più corposo e presentando una struttura più imponente e forte rispetto al primo, sarà adatto ad accompagnare qualsiasi tipi di pietanza, che sia a base di terra o di mare, che sia un primo o un secondo.



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