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L'aperitivo

L’aperitivo è una pratica molto usata al giorno d’oggi, soprattutto tra i giovani. Questo può consistere nel degustare una bevanda alcoolica o analcolica, a base di frutta oppure frutta miscelata a diversi alcoolici. Spesso questi drink sono accompagnati da vari stuzzichini, come bruschette, tartine, pizzette, patatine o arachidi di vario genere. Questi aperitivi sono definiti dei pre dinner, prima di cenare, per fomentare l’appetito prima di gustare il pasto. In passato, l’aperitivo veniva realizzato a base di vino e miele ed era chiamato mulsum. L’aperitivo moderno è nato a Torino nel 1786, ad opera di Antonio Benedetto Carpano, il quale introdusse tra le bevande alcooliche il vermouth. Il vermouth divenne proprio il simbolo della città di Torino, realizzato a base di vino bianco miscelato con una moltitudine di spezie ed aromi. Da allora fino ad oggi, l’aperitivo è diventato un momento fondamentale e importante a fine giornata, da godere sul lungo fiume della città di Torino, accompagnato da stuzzichini spesso tipici della regione piemontese. Successivamente, il drink pre dinner iniziò a diffondersi rapidamente in tutto il resto dell’Italia, partendo da città come Firenze e Genova. Molte altre città, come Milano e Bologna, ma anche le località sciistiche, sono ricche di locali che offrono l’aperitivo in grande stile, in maniera elegante e fine. Ogni città ha il suo aperitivo e le sue modalità e tempi di gustarlo. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, il pre dinner per eccellenza è il tocai. Qui si dà più spazio a vini e ad alcoolici e un po’ meno agli stuzzichini. Solo negli ultimi anni, il tocai è stato sostituito dal prosecco, il quale ha avuto una larga diffusione anche nel resto della penisola. Nella capitale della moda, invece, rinomata per lo stile e l’eleganza, è di moda fare l’aperitivo la domenica mattina o anche il resto dei giorni, sia di sera sia prima di pranzo, e ci si focalizza più sul cibo, che varia dagli stuzzichini ai primi piatti, dal secondo a frutta e dolci, piuttosto che sul drink, alcoolico o analcolico che sia.

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L'Alexander

L’alexander è un aperitivo che si può definire storico. Inizialmente il suo nome era Panama, sostituito in seguito con l’attuale Alexander. Il suo gusto, il suo sapore, il suo odore col trascorrere degli anni non è mai cambiato. L’unica modifica è inerente ilgin, utilizzato quando il drink veniva chiamato Panamà, ma successivamente prese il suo posto il cognac. La ricetta originale di questo aperitivo è, infatti, prevede l’utilizzo dei seguenti ingredienti: panna liquida, gin e crema di cacao. Una volta preparato il tutto, bisognava agitare bene la miscela e servirla poi in una coppetta con del ghiaccio. La ricetta odierna, invece, prevede l’uso del cognac, della crema di cacao scura e della panna liquida. Anche in questo caso, una volta che gli ingredienti sono stati uniti, sarà necessario mescolarli e poi versarli sempre in un apposito bicchiere adatto all’aperitivo, con aggiunta di ghiaccio e una spolverata di noce moscata. La preparazione dell’aperitivo Alexander, conosce anche delle varianti, come ad esempio l’Alexander Brandy, la cui realizzazione si basa su ingredienti come il brandy, che va a sostituirsi al vecchio gin e all’attuale cognac, e in più la crema di cacao, ma in questo caso bianca e non scura, la panna liquida e, infine, dopo aver shakerato tutti gli elementi necessari con il ghiaccio, versare il contenuto in un bicchiere da cocktail e aggiungere una spolveratina di noce moscata.

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alexander: La storia dell'Alexander

L’Alexander, come è già stato detto precedentemente, è un cocktail, un aperitivo storico. Fin da quando è stato realizzato è rientrato nella classifica dei drink conosciuti a livello internazionale. Esso è un ottima miscela a base di gin/cognac, con crema di cacao e panna liquida, che shakerati insieme ala ghiaccio, vengono poi versati nel classico bicchiere da cocktail con una spolverata di noce moscata. Oggi giorno pare che al posto del gin o del cognac venga utilizzato il brandy, il quale è pur sempre un distillato del vino, ma meno pregiato, nonostante ciò, però, il drink non perde la sua inimitabile bontà. L’Alexander è nato a Londra, la sua realizzazione avvenne nell’anno 1922. La creazione di questo cocktail avvenne per mezzo di una donna, una sposa, molto famosa. Durante il matrimonio tra questa donna, Mary Princess, e il suo uomo, Lord Lascelles, accompagnato dal suono del Big Ben che segnava il tempo che scorreva, vicino le arcate del Tower Bridge dove passava il famoso Tamigi, un grande barman, famosissimo e tra i più conosciuti, il cui nome era Harry Mac Elhone, il quale all’epoca lavorava presso il Ciro’s Club, in onore della cerimonia realizzò un nuovo cocktail. Tale drink, a cui fu posto il nome di Alexander, era di colore bianco e ciò fu voluto proprio per omaggiare la sposa, che si sa, veste sempre di bianco, come vuole la tradizione. L’Alexander, però, conosce due ipotesi circa la sua origine: la prima si rifà al grande Alessandro Magno, il famoso condottiero vissuto nel periodo dell’Antica Grecia, una seconda ipotesi, invece, riguarda un maresciallo, di nome Alexander, il quale, dopo aver riportato una vittoria ad El Alamein contro le truppe dell’Asse, nell’anno 1943, divenne conte di Tunisi. L'Alexander rientra nella lista ufficiale IBA dei cocktail, ovvero l'International Bartenders Association per la competizione annuale Word Cocktail Competition di bartending.



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