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Attualmente non vi sono testimonianze storiche certe sul periodo esatto della prima distillazione di questa bevanda, sia che essa sia avvenuta in Irlanda oppure in Scozia. Invece quello che sappiamo e quello che è certo è la rivalità tra queste due regioni, visto che entrambe vogliono rivendicarne la paternità. Il commercio del Whisky risale al quattordicesimo secolo, anche se l'anno ufficiale è stato fissato per tradizione nel 1494 da Jhon Cor e grazie ai monaci delle Highlands. Esistono moltissime testimonianze presenti nei documenti scozzesi per quel che riguarda invece lo Scotch Whisky. Nel lontano 1707, il Wisky ebbe un ruolo fondamentale della libertà americana nei confronti degli inglesi, grazie al contrabbando che durò 150 anni, durante il quale la bevanda veniva realizzata nelle foreste. Nei giorni nostri esso rientra a far parte dei distillati più consumati al mondo e sul mercato è in continua evoluzione, infatti se ne producono circa un milione di bottiglie ogni anno. Nel periodo del fascismo questo digestivo venne italianizzato in “spirito di avena”.
Gli ingredienti primari che servono per la realizzazione del Whiskey sono:1. Acqua sorgiva2. Cereali, ovvero segale, grano, mais, orzo3. Torba, utilizzata per essiccare il malto4. LievitoLe fasi di preparazione sono:1. Macerazione2. Fermentazione3. Distillazione4. Maturazione5. Miscelazione6. ImbottigliamentoPrima della messa in commercio il Whgiskey viene fatto maturare per alcuni anni, che vanno da un minimo di due fino ad un massimo che può superare anche i venti anni, in botti di rovere. Il tempo minimo di maturazione del prodotto è determinato per legge dai vari stati in cui viene realizzato. Viva Haushaltswaren Tulipano - 10 bottigliette in Vetro con Tappo in Sughero, 100 ml, Idea Regalo per Gli Ospiti, con Imbuto del Diametro di 5 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 25,25€ |
Gli appassionati di questa bevanda che viene assaporata maggiormente come digestivo, provengono da tutto il mondo. In Giappone ad esempio vi sono delle distillerie che lo producono seguendo il disciplinare scozzese, ed esiste anche una fabbrica a Bangalore che realizza il marchio Amrut, la cui caratteristica, visto il clima tropicale, è quella di possedere un angel share molto alto, ovvero circa il 12% e quindi è in grado di assumere le stesse caratteristiche di un prodotto molto invecchiato in tempi più brevi. Attualemente moltissimi marchi sono in mano a grandi gruppi come la Pemod Ricard, che detiene oltre 30 marchi, ed il gruppo Diageo.
Ma è forse il Giappone che ha avuto i risultati più sorprendenti. Il whiskey giapponese infatti, è molto apprezzato e rinomato in tutto il mondo, con giudizi molto positivi anche da parte degli esperti del mondo anglosassone.
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