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Whiskey

Con il termine Whiskey si vuole indicare un distillato alcolico che si ottiene mediante la fermentazione e distillazione seguente di diversi cereali. Esso viene fatto maturare in grandi botti che sono tendenzialmente di legno di rovere. Uno dei tanti cereali utilizzato è l'orzo che molto spesso viene fatto germinare e poi trasformato in malto. La parola Whisky viene utilizzata per indicare la bevanda distillata in Scozia e quella prodotta in Canada, mentre la grafia Whiskey serve ad indicare i prodotti distillati in Irlanda e negli Stati Uniti. La bevanda canadese viene chiamata anche con il nome Canadian Whisky,l mentre il prodotto realizzato in Alaska ad esempio, dove l'ingrediente principale è la segale, prende il nome di Rye, appunto Segale. Il Whiskey più famoso al mondo è di certo quello prodotto in Scozia dove viene realizzato a partire da tre tipologie di acquavite completamente diverse tra loro. Nel primo caso abbiamo il whisky di malto realizzato dalla distillazione dell'orzo che prende il nome di Single Malt, ope discontinuo, operato quasi sicuramente in alambicco discontinuo, poi a seguire abbiamo il Blended Whisky, che si ricava dalla miscelazione di whisky di cereali e Whisky di malto, anch'esso operato in alambicco ma stavolta continui, ed infine c'è il Single Grain, che si realizza dalla distillazione di un solo cereale come ci suggerisce il termine inglese, e può essere fatta sia in alambicco continuo che in alambicco discontinuo. Alcuni accorsi internazionali riservano l'impiego del termine Scotch Whisky solo per i digestivi prodotti in Scozia, obbligando però le case produttrici di prodotti diversi che utilizzano lo stesso metodo di produzione ad impiegare nomi differenti. Convenzioni molto simili sono state impiegate per il Whiskey Irlandese ed il Canadian Whisky. Per indicare il prodotto realizzato negli Stati Uniti si utilizza la parola Bourbon, ottenuto mediante fermentazione e distillazione del granoturco, segale e malto d'orzo, e che dove il nome proprio alla contea omonima che si trova nel Kentucky, dove qui ebbe inizio la produzione. Sia il termine Whisky che Whiskey hanno subito una anglicizzazione, che tradotta significa acqua di vita, mentre la denominazione latina dell'alcol distillato aqua vitae venne tradotta a sua volta in uisce beatha, ovvero acqua viva o acqua della vita.

Whiskey

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Storia e fasi di produzione

Attualmente non vi sono testimonianze storiche certe sul periodo esatto della prima distillazione di questa bevanda, sia che essa sia avvenuta in Irlanda oppure in Scozia. Invece quello che sappiamo e quello che è certo è la rivalità tra queste due regioni, visto che entrambe vogliono rivendicarne la paternità. Il commercio del Whisky risale al quattordicesimo secolo, anche se l'anno ufficiale è stato fissato per tradizione nel 1494 da Jhon Cor e grazie ai monaci delle Highlands. Esistono moltissime testimonianze presenti nei documenti scozzesi per quel che riguarda invece lo Scotch Whisky. Nel lontano 1707, il Wisky ebbe un ruolo fondamentale della libertà americana nei confronti degli inglesi, grazie al contrabbando che durò 150 anni, durante il quale la bevanda veniva realizzata nelle foreste. Nei giorni nostri esso rientra a far parte dei distillati più consumati al mondo e sul mercato è in continua evoluzione, infatti se ne producono circa un milione di bottiglie ogni anno. Nel periodo del fascismo questo digestivo venne italianizzato in “spirito di avena”.

Gli ingredienti primari che servono per la realizzazione del Whiskey sono:

1. Acqua sorgiva

2. Cereali, ovvero segale, grano, mais, orzo

3. Torba, utilizzata per essiccare il malto

4. Lievito

Le fasi di preparazione sono:

1. Macerazione

2. Fermentazione

3. Distillazione

4. Maturazione

5. Miscelazione

6. Imbottigliamento

Prima della messa in commercio il Whgiskey viene fatto maturare per alcuni anni, che vanno da un minimo di due fino ad un massimo che può superare anche i venti anni, in botti di rovere. Il tempo minimo di maturazione del prodotto è determinato per legge dai vari stati in cui viene realizzato.


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whiskey: Il Whiskey sul mercato

Whiskey Gli appassionati di questa bevanda che viene assaporata maggiormente come digestivo, provengono da tutto il mondo. In Giappone ad esempio vi sono delle distillerie che lo producono seguendo il disciplinare scozzese, ed esiste anche una fabbrica a Bangalore che realizza il marchio Amrut, la cui caratteristica, visto il clima tropicale, è quella di possedere un angel share molto alto, ovvero circa il 12% e quindi è in grado di assumere le stesse caratteristiche di un prodotto molto invecchiato in tempi più brevi. Attualemente moltissimi marchi sono in mano a grandi gruppi come la Pemod Ricard, che detiene oltre 30 marchi, ed il gruppo Diageo.

Ma è forse il Giappone che ha avuto i risultati più sorprendenti. Il whiskey giapponese infatti, è molto apprezzato e rinomato in tutto il mondo, con giudizi molto positivi anche da parte degli esperti del mondo anglosassone.



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