ossidazione








Introduzione

Quando parliamo di metodo di cottura in ossidazione oppure in riduzione, stiamo parlando del metodo di combustione che avviene all'interno del forno durante la cottura degli alimenti.

Ora vi starete chiedendo, ma che cos'è la combustione?

La combustione è dal punto di vista della chimica, una reazione che avviene tra un elemento che definiamo combustibile ed un secondo che chiamiamo comburente.

Nella fase della combustione, sia da idrocarburi o da legna oppure da carbone, avviene un processo di ossidoriduzione esotermica, ovvero il carbonio che si trova nel combustibile si ossida e si lega con gli atomi di ossigeno e di conseguenza l'ossigeno libero vine ridotto.

Mediante il rilascio di luce e calore si formano nuovi composti, ovvero acqua ed anidride carbonica.

In normali condizioni a temperatura ambiente ad esempio, il combustibile insieme all'ossigeno non originano spontaneamente la combustione, infatti per dare vita a ciò, è utile un innesco, ovvero che la sostanza combustibile si degradi tramite un apporto energetico esterno ovvero il calore, che libera gli atomi di carbonio e di idrogeno, i quali combinandosi insieme all'ossigeno emettono calore.

Possiamo affermare in conclusione, che tale innesco è caratterizzato principalmente proprio da un incremento del livello energetico, come può essere una fonte di calore oppure una scintilla.

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Processo

Il processo che si attiva per ossidazione è esotermico, ovvero che si sviluppa grazie al calore e tale meccanismo si sostenta da solo, senza necessitare di ulteriori apporti di calore da fonti esterne a patto che:

1 Combustibile e comburente sia proporzionati adeguatamente

2 Variazioni da agenti esterni che sottraggono calore

3 Sia sempre garantito l'apporto adeguato del comburente, ovvero dell'ossigeno

Quando uno dei tre elementi del triangolo di fuoco, combustibile, comburente e calore viene a mancare, di conseguenza la combustione si estingue.

Per determinare la qualità della combustione, è necessari regolare il rapporto tra il combustibile ed il comburente, aumentando in maniera reciproca le quantità di queste.

Soffiare sul fuoco, fa aumentare la fiamma, perché aumentiamo l'apporto di ossigeno, ed inoltre la fa penetrare in maniera migliore a contatto con la superficie del combustibile se solido, oppure lo fa miscelare meglio se il combustibile è gassoso, mentre togliere ossigeno, determina un eccesso di combustibile e di conseguenza di carbonio, facendo diminuire il calore, ed in particolar modo la produzione di carbonio libero e monossido di carbonio al posto dell'anidride carbonica.

Ora in quest'ultimo passaggio, vedremo il processo di ossidazione, che gestisce e determina la cottura degli alimenti.


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ossidazione: Riduzione

La carenza di ossigeno che determina l'eccesso di combustibile all'interno del forno, produce le condizioni di cottura ad ossidazione.

A causa della quantità do ossigeno insufficiente, la cottura degli alimenti è parziale, perché non è in grado di combinarsi in maniera completa con il carbonio, per questo ad un grado più elevato della riduzione, corrisponde a sua volta ad una produzione maggiore di monossido di carbonio a scaèito dell'anidride carbonica.

Con l'accesso di combustibile oppure con la carenza di ossigeno,si raggiungono valori estremi dalle quali vengono rilasciati gli atomi liberi di carbonio sotto forma di fumo o fuliggine.

L'ossidazione effettiva avviene quando il rapporto tra il combustibile e l'ossigeno, producono il livello massimo di monossido di carbonio, senza arrivare a dare origine a fumo o fuliggine.

Gli atomo liberi di carbonio tendono a limitare l'azione del monossido sia sull'attrezzatura da cucina smaltata, sia sull'argilla.

Se in casa avete un forno annerito dalla fuliggine, questo significa che il vostro elettrodomestico lavora male e che l'ossidazione è insufficiente, sia in termini qualitativi che in termini economici.

Con la carenza di ossigeno, si produce nel vostro forno monossido di carbonio, e tale molecole essendo instabili, tendono a diventare poi anidride carbonica, legandosi a loro volta con un atomo di ossigeno, che vine catturato da qualsiasi fonte, come ad esempio l'ossigeno presente nel corpo della ceramica oppure dei rivestimenti in smalto e da qui avviene la reazione chimica tra l'atmosfera del forno e la superficie dei pezzi (argilla e smalto).

Gli ossidi che sono contenuti negli smalti e nell'argilla perdono gli atomi di ossigeno, in favore a loro volta dell'anidride carbonica, questi subiscono una parziale riduzione alla loro forma metallica, così da trasformare l'ossido verde in metallo rosso.

Per modificare il calore dell'argilla nelle cotture del gres ad esempio, è un punto cono 010che avviene comunque ad un a temperatura tra i 900 gradi ed i 1000 gradi centigradi.



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