forbici








Le forbici

Le forbici sono un utensile che può servire a vari scopi e in vari campi per il taglio di vari materiali generalmente di spessore sottile dove la forza e l'energia da applicare nel taglio non sono affatto eccessive. Il taglio con le forbici viene utilizzato quando serve una maggiore precisione rispetto al coltello, che su alcune superfici o in alcuni casi potrebbe risultare complicato da utilizzare. La precisione delle forbici invece è molto apprezzata nel taglio di vari materiali, dalla carta al cartone, dai fili elettrici alle corde, da sottili fogli in metallo alla plastica, ma specialmente nel taglio dei capelli, che richiede un'estrema precisione, o in quello delle stoffe e delle corde per arrivare in campo medico. In cucina invece le forbici sono utilizzate raramente, in quanto gli alimenti difficilmente hanno lo spessore giusto per poterle usare, e comunque sia si fa generalmente affidamento sui coltelli più che sulle forbici. In alcune preparazioni però possono risultare molto utili, come nella pulitura del pesce, per motivi si manualità migliore. Contrariamente al coltello, il principio delle forbici è quello di sfruttare il taglio di due lame disposte su un perno fisso che ruotando applicano insieme il taglio su entrambe le facce della superficie da tagliare. In questo modo si ottiene un taglio molto preciso con uno sforzo minimo, grazie alla particolare impugnatura che consente di gestire la direzione del taglio in modo netto ed esatto agendo con i soli diti pollice e medio, o in alcuni casi anche con la partecipazione dell'indice. La distanza tra il perno e il punto di applicazione della forza meccanica da parte delle dita esercita la stessa azione che si eserciterebbe con una leva, risultando così facilitante per l'applicazione della forza fisica. Dall'altra parte, la distanza più si avvicina al perno, più facilita l'applicazione di una forza maggiore. Chiudendo l'impugnatura con le due dita si chiudono anche le due lame al di là del perno, che agiranno contemporaneamente nel taglio. L'estrema vicinanza tra le due lame fa si che il taglio sia unico e preciso. Naturalmente per ottenere questo effetto il perno deve essere ben serrato e le lame ben affilate. Questa è forse la nota più dolente delle forbici, che hanno lame piuttosto complicate da affilare in casa.

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La storia delle forbici

forbici romaneLe forbici sono un utensile molto antico, più di quanto si possa supporre, anche se la precisione nel taglio è stata raggiunta solo in epoca moderna. Inizialmente comunque possiamo definire le forbici più delle cesoie, per lo più utilizzate nella cura dei giardini e per il taglio dei capelli. Il loro utilizzo era piuttosto limitato, tanto è che nessuno storico fino alla fine dell'era antica ne ha descritto le funzioni e le qualità. Le cesoie, per definire meglio le prime forbici, più antiche mai ritrovate finora , sono state rinvenute in Egitto e appartengono all'epoca tolemaica. Il periodo tolemaico egiziano va dal 332 avanti Cristo fino alla conquista romana alla morte di Cleopatra. La datazione di queste forbici viene fatta risalire al primo periodo, quello di Tolomeo I, e sono del 300 avanti Cristo, forgiate in bronzo. Non si conosce però esattamente l'uso a cui era destinata questa forbice. Altri ritrovamenti invece ci portano nella Roma del 100 dopo Cristo, forgiate in ferro presumibilmente per il taglio dei capelli. Solo nel V secolo dopo Cristo si ha una prima documentazione scritta e dettagliata delle forbici. Fu Isidoro di Siviglia a descriverle come utilizzate per la sartoria e dai parrucchieri dell'epoca. La descrizione appare molto interessante in quanto no9n furono delle cesoie ad essere descritte, ma delle vere e proprie forbici. Comunque sia le forbici egiziane che quelle romane non avevano l'impugnatura per il pollice e l'indice e somigliavano molto di più a delle pinzette per il ghiaccio dove dovevano essere impugnate. La pressione si esercitava con il pollice e l'indice direttamente sulle leve che non erano unite dal perno ma separate, in una forma ad U. Il fulcro era posto al punto in cui si formava la curva e il materiale utilizzato era il ferro. Dall'altra parte invece erano conformate con delle lame disposte come le forbici moderne. Erano particolarmente adatte alla tosatura delle pecore. Mancando di perno il taglio era spesso impreciso, in quanto le due lame non erano unite saldamente e serviva molta abilità per effettuare un taglio netto. Le forbici rimasero sostanzialmente uguali fino al XVIII secolo, quando l'inglese Robert Hincliffe apportò delle modifiche ai materiali utilizzati, utilizzando per la prima volta l'acciaio fuso e temprato e realizzò per primo l'impugnatura con i buchi. Era il 1761 e lo stesso Robert Hincliffe fondò la prima fabbrica di forbici conosciuta dell'era moderna, anche se non si hanno notizie per quel che riguarda queste produzioni nell'antichità. Oggi in Italia le due aree principali di produzione delle forbici sono Canzo in provincia di Como e Premana in provincia di Lecco.

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La meccanica delle forbici

forbici Il principio di funzionamento delle forbici moderne è la leva doppia di primo genere, con il fulcro situato nel perno centrale, mentre quelle antecedenti alle innovazioni di Hincliffe erano del genere di leva unica di terzo genere. Il punto di maggior taglio è quello più vicino al perno, dove la forza meccanica si manifesta con più energia. In questa posizione si ottiene il maggior risultato con il minimo sforzo. Per i materiali particolarmente resistenti, sono prodotte delle impugnature speciali, più lunghe dove in opposizione al pollice si ha la possibilità si utilizzare più dita in modo da esercitare più forza, mentre il pollice direziona il taglio. Questo tipo di forbici sono spesso utilizzate in cucina, per il taglio di alimenti, ma più spesso nella metallurgia per il taglio dei metalli. Per ottimizzare il taglio vengono utilizzate delle lame leggermente ricurve, produzione che complica la molatura, anche se oggi la tecnologia ha portato alla realizzazione di macchinari molto precisi per la stampa e l'affilatura delle forbici. Nel caso della leva unico di terzo genere, quella utilizzata in passato con il fulcro nella parte a U della leva, la forza doveva essere maggiore e più muscolare.

Dai tempi di Hincliffe sono poche le innovazioni che hanno riguardato quest'utensile già ampiamente perfezionato. Le uniche novità di rilievo sono costituite dai materiali utilizzati al posto dell'acciaio. Oggi vengono utilizzati anche materiali plastici ed ottoni. A volte si trovano perni di concezione moderna, che possono aumentare la precisione del taglio. Sono state inoltre concepite forbici per mancini, questo perché non vi è simmetria tra le due parti che compongono le forbici.

Questa asimmetria, nel caso del taglio effettuato con la mano sinistra, tende ad allontanare le due lame durante le operazioni di taglio. Inoltre la posizione a sinistra occulta il punto di taglio alla vista, in quanto la lama inferiore, quella di riferimento, si volge verso la parte superiore, facendo vedere la parte non affilata. Oltre alle forbici per mancini, un'altra soluzione è quella di cercare la simmetria più possibile per le forbici di poco costo.


Le forbici in cucina

forbici In cucina le forbici sono raramente utilizzate, in quanto gli alimenti non hanno quasi mai lo giusto spessore e quando questo è abbastanza fino. Le aziende di utensili forniscono tuta una serie di attrezzi molto precisi per il taglio, non solo nella gamma dei coltelli.

Per questo in genere si fabbricano forbici da cucina multiuso, che possano assolvere più funzioni, come quella di schiaccianoci, decapsulatore, levacoperchi. Inoltre vengono fabbricate anche con due tipi di lame, una seghettata e l'altra liscia. L'impugnatura è quasi sempre fabbricata con sistemi antiscivolo, considerando il fatto in cucina spesso si lavora con mani bagnate di acqua o unte di olio. È quindi fondamentale che si abbia un'impugnatura salda ed efficacie per non incorrere ad incidenti domestici più frequenti di quanto si pensi. Una piccola distrazione e ci si potrebbe ferire contaminando anche gli alimenti, che nel caso di un ristorante, dovrebbero essere così gettati nella spazzatura rappresentando anche un danno economico. Le forbici da cucina inoltre devono avere anche un'altra caratteristica, quella di uno smontaggio rapido e veloce. Queste infatti, essendo a contatto con gli alimenti, devono poter essere perfettamente lavate e sterilizzate anche nelle parti più inaccessibili, che generalmente ospitano il maggior numero di germi e batteri. Questo anche in considerazione dell'uso più comune che si fa delle forbici in cucina, quello della pulitura del pesce, un alimento altamente contaminabile per le sue caratteristiche. Il pesce è inoltre uno dei pochi alimenti in cui le forbici sono essenziali per la sua pulizia. Tutte le forbici da cucina sono modellate con una lama liscia, da inserire nello stomaco del pesce all'altezza della terminazione dell'apparato digerente, ed una seghettata, che contribuisce a tagliare carni spesso spesse. Questa operazione risulta molto più sicura con le forbici che con il coltello, che potrebbe sfuggire di mano o al controllo dell'operatore proprio in direzione del viso. Le forbici inoltre sono molto più precise nel taglio delle pinne e nella squamatura, anche se oggi tutte queste operazioni vengono generalmente eseguite direttamente in pescheria. Più raramente le forbici vengono utilizzate per il taglio di carne e verdure, mentre per il pollame sono fabbricati i trinciapolli, utensili ben più solidi e compatti visto che spesso devono rompere ossa molto dure.

In commercio inoltre si possono anche reperire forbici di pregevole fattura, satinate e in acciaio inox, ma soprattutto multiuso, con chiusura di sicurezza, anello antiscivolo, lama seghettata e lama liscia, decapsulatore e altre funzioni. Basta dare un'occhiata in internet per rendersi conto dei modelli e dei prezzi di mercato, oggi sempre più convenienti grazie alla saturazione dei mercati e alle fabbricazioni orientali.




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